Intervista ad Antonio Patta
L'intervista di oggi conclude una serie durata 5 mesi, con la partecipazione di circa 20 fotografi e 15.000 visitatori.
Sopraggiunti impegni non mi permettono di assicurare il ritmo tenuto sin ora e quindi le prossime interviste verranno pubblicate con cadenza... casuale!
A chi si fosse affezionato consiglio di utilizzare il feed del blog per non perdere i prossimi post.
Nel frattempo colgo l'occasione per ringraziare tutti i frequentatori, soprattutto i più assidui, Iole che ha lavorato in background su ogni intervista e naturalmente i fotografi che si sono prestati ed hanno dedicato il loro prezioso tempo a questa iniziativa. A presto!
Oggi, grazie ad Antonio Patta (PATTAFOTOGRAFIA su Flickr), faremo un salto nel mondo delle fotografie di cerimonie, in particolare matrimoni. Antonio ha la fotografia nel sangue (già suo padre era fotografo) e questo lo si nota nei suoi scatti sempre ricercati ed originali in un genere in cui essere originali è sicuramente molto difficile.
Maria Pia + Antonio
Ciao Antonio, grazie della tua disponibilità. Puoi raccontarci come e quando nasce la tua passione per la fotografia?
Sara e Marco sposi
Puoi segnalare un sito dove effettuare acquisti online di materiale fotografico?
Daniela e Valerio
Puoi raccontarci come hai realizzato la foto "Maria Pia + Antonio"?
Qual è la tua opinione rispetto alla modifica delle fotografie?
Giuliana e Giuseppe
Come gestisci il tuo archivio fotografico?
La bella lavanderina
Hai qualche trucco, un suggerimento od una regola che ami seguire e che vuoi condividere con i lettori di fcontacts?
Sopraggiunti impegni non mi permettono di assicurare il ritmo tenuto sin ora e quindi le prossime interviste verranno pubblicate con cadenza... casuale!
A chi si fosse affezionato consiglio di utilizzare il feed del blog per non perdere i prossimi post.
Nel frattempo colgo l'occasione per ringraziare tutti i frequentatori, soprattutto i più assidui, Iole che ha lavorato in background su ogni intervista e naturalmente i fotografi che si sono prestati ed hanno dedicato il loro prezioso tempo a questa iniziativa. A presto!
Oggi, grazie ad Antonio Patta (PATTAFOTOGRAFIA su Flickr), faremo un salto nel mondo delle fotografie di cerimonie, in particolare matrimoni. Antonio ha la fotografia nel sangue (già suo padre era fotografo) e questo lo si nota nei suoi scatti sempre ricercati ed originali in un genere in cui essere originali è sicuramente molto difficile.
Maria Pia + Antonio
Ciao Antonio, grazie della tua disponibilità. Puoi raccontarci come e quando nasce la tua passione per la fotografia?
Prima di tutto voglio ringraziarvi per l'onore che mi concedete. Io sono Antonio e faccio il fotografo. Qualcuno dice che sono un professionista, "è vero", rispondo, "ho la partita IVA". Sono nato e vivo ad Alghero, ho qui il mio studio da circa tre anni, ma solo da poco più di un anno ho intrapreso la carriera del "Fotografo di Matrimoni". Le mie fotografie sono su Flickr da qualche annetto, all'inizio non lo utilizzavo con gran frequenza, era più una curiosità, man mano che passava il tempo ho capito che poteva diventare uno strumento di lavoro. Ogni giorno, impegni permettendo, passo molto tempo su Flickr: non è mai tempo perso. Su Flickr sono presenti dei fotografi grandissimi, eccezionali. Cerco di studiare il loro lavoro, cerco di trarre ispirazione, metto le loro foto tra le mie preferite in modo da poterci tornare su in un secondo momento. Flickr mi fa sentire più vicino a tutti questi grandi fotografi. La possibilità di commentare le loro foto o anche solo di tenere traccia del loro percorso artistico è per me cosa molto importante. Oltre a questo ci sono siti, come il vostro, che, escluso il sottoscritto, portano all'attenzione dei più, fotografi che altrimenti non avrebbero molto spazio sulle riviste patinate che compriamo in edicola.Qual è la tua attrezzatura?
In casa mia ci sono sempre state macchine fotografiche, mio padre sino ai primi anni '80 ha fatto il fotografo. Capirete quindi come io sia cresciuto tenendo in mano una Olympus RC35 o una OM1 o qualche Minolta. Poi, dopo una pausa durata diversi anni, c'è stato un ritorno al primo vecchio amore.
Per le mie foto ho scelto CANON EOS 5D, compagna di lavoro e amica fedele. Nel 2008, quando ho cominciato, era l'unica in commercio con sensore pieno formato. Il sensore pieno formato era, ed è, per me una necessità per ottenere immagini "pulite" e di qualità. Alla mia 5D oggi affianco ottiche di pari qualità, ma non sono un amante degli zoom come delle ottiche troppo lunghe, preferisco utilizzare ottiche fisse che mi costringono a pensare maggiormente alla composizione dell'inquadratura. Qui sono riportate le mie ottiche:
Come vedete l'ottica più "lunga" è il Sigma 105 macro, che utilizzo anche per i ritratti se necessario. Non uso flash, anche se porto con me un 430EX II, da montare eventualmente sulla macchina, un SB-29 ed un SB-24 che utilizzo con i trasmettitori. Come cavalletti ho Manfrotto. Questa l'attrezzatura base, chiaramente essendomi affacciato da appena un anno nel mondo della fotografia per matrimonio, la mia attrezzatura cresce e si modifica abbastanza velocemente. Per la prossima stagione acquisterò un nuovo corpo 5D mkII, un softbox Lastolite portatile per flash e forse un'altra ottica (50/1.2 probabilmente).
- Sigma EX DG 12-24mm
- Sigma EX DG 105/2.8 Macro
- Canon EF 15/2.8 fisheye
- Canon EF 35/1.4L
- Canon EF 50/1.4
- Canon EF 85/1.2L
- Canon EF 24-70/2.8L
Sara e Marco sposi
Puoi segnalare un sito dove effettuare acquisti online di materiale fotografico?
L'unica cosa che ho acquistato da uno store online è stata la macchina fotografica, non è stata una bella esperienza, colpa del rivenditore poco serio. Mi trovo molto meglio quando acquisto le ottiche attraverso siti che vendono materiale usato. Posso sicuramente consigliare mercatofotografico.it o canonclubitalia.com. Per il resto mi servo dei miei soliti venditori.Qual è la caratteristica peggiore e quella migliore nel fare foto di matrimoni?
Bella domanda! Il matrimonio è in diretta, non ci sono repliche e le variabili sono veramente tante. Non siamo noi a gestire la situazione, ne facciamo parte, cerchiamo di governarla e di anticiparla, ma in realtà siamo in balia degli eventi. Personalmente vivo con il terrore di perdere i dati, le schede o che qualcosa possa succedere al mio pc, distruggendo il lavoro di giorni. Mi premuro facendo copie su copie dei file, sia degli originali che dei file post-prodotti. La cosa migliore, invece, è il matrimonio stesso e non potrebbe essere altrimenti se fai questo mestiere. Ogni situazione è diversa, ogni matrimonio è diverso, anche se seguo uno storyboard per le foto in esterni, le persone con le quali ho a che fare sono sempre diverse e cerco di coinvolgerle e lasciarmi coinvolgere per fare scatti il più possibile personalizzati. E' stancante, molto, sei quasi sempre concentratissimo e questo, a fine giornata, si sente.Quanto è importante avere un bravo aiutante durante un matrimonio?
Prevalentemente scatto sempre io, in questi casi il mio collaboratore mi da una mano con pannelli riflettenti o luci spot, o cambiando le ottiche del corpo che non ho in mano in quel momento. In chiesa e durante il ricevimento lo lascio divertire, il bravo aiutante è quello che non ti accorgi di avere, che sa come e cosa fotografare senza bisogno che lo guidi e che non ti sta davanti mentre scatti.Nelle tue foto la profondità di campo ridotta gioca spesso un ruolo fondamentale per far risaltare un determinato particolare (gli anelli, le foto nelle mani, il bouquet, etc)... Come si regola il diaframma in queste situazioni?
"Signor Sulu, massima apertura!" Scherzi a parte, adoro lavorare con una ridotta o ridottissima profondità di campo. Adoro, quando scatto un ritratto, avere gli occhi a fuoco e ciò che è immediatamente dietro che comincia a sfuocare. Occorre pratica, occorre sapere cosa si sta facendo, ed occorrono soprattutto ottime macchine fotografiche e ottime ottiche. Sicuramente l'85mm f/1.2 è l'ottica principe per il ritratto, fatto come piace a me. Va usata per capire cosa si ha in mano. Lavoro con programma AV, priorità di apertura. Scelgo il diaframma, compenso l'esposizione e mi fido della messa a fuoco in automatico. Quando si lavora con aperture con f/1.2, con una profondità di campo di pochi millimetri, il sistema di autofocus deve essere adeguato.
Daniela e Valerio
Puoi raccontarci come hai realizzato la foto "Maria Pia + Antonio"?
Per prima cosa, Maria Pia e Antonio sono stati una coppia di sposi come può capitare di rado di incontrare. Sono stati eccezionali nel giorno del loro matrimonio, estremamente rispettosi, complici, artefici di alcune delle loro foto e, cosa più importante, sicuri di sé. Scatti come questo sono nati spontaneamente dalla simpatia di Maria Pia. Quando realizzo le mie immagini ho sempre in mentre quello che voglio ottenere, le altre regole che applico sono regole di buona fotografia:Qual è il tuo consueto flusso lavorativo?
Non è facilissimo quando ti muovi con degli sposi per gli scatti in esterni, l'ambiente esterno cerca di condizionare il lavoro e la fretta è spesso cattiva consigliera. Il fisheye è una lente che utilizzo in pochissimi scatti, si contano sul palmo di una mano ad ogni matrimonio, benché il risultato sia molto accattivante non se ne può/deve abusare. Il problema di un fisheye è che il campo di inquadratura è veramente ampio, è molto difficile tenere sotto controllo gli elementi di disturbo. Con Antonio e Maria Pia però, mi sono sentito ispirato dal tentare qualcosa di diverso. Come dicevo prima si crea una sintonia tra me e gli sposi, quello che vedete è il risultato di quella sintonia. Il programma di scatto è AV, ho usato un diaframma chiuso a f/8 perché ho messo a fuoco in manuale, utilizzando l'iperfocale. In questo modo mi posso muovere intorno al soggetto, studiare l'inquadratura, sicuro di avere sempre il soggetto e lo sfondo a fuoco. La luce di questa foto è quella naturale del sole con un piccolo aiuto di un pannello di schiarita tenuto dalla mia assistente. Posiziono i soggetti in base alla luce e allo sfondo. Le condizioni di quel momento (erano circa le 12:30) la luce era quasi a picco e molto dura. Il pannello ha ammorbidito le ombre. Scatto sempre in RAW! Anche gli scatti in famiglia sono in RAW, le foto delle mie vacanze sono in RAW, tutto quanto è in RAW per me. Con il file RAW posso correggere gli scatti senza inficiarne la qualità finale. Con un JPG le modifiche sono in perdita di qualità e questo non fa per me. Qualcuno potrebbe pensare che questo rallenti il mio lavoro, in realtà non è così, per due motivi. Il primo è che cercando di mantenere alta la qualità del prodotto finale offro ai miei clienti un buon servizio. Questo non ha prezzo. Il secondo motivo è che ho imparato a gestire i file RAW come se si trattasse di file JPG, con la stessa velocità di visualizzazione e trattamento. Un esempio? Posso impostare temperatura colore, sharpening e noise reduction a 150 immagini RAW in meno di 3 secondi. ©priceless!
- pulizia dell'inquadratura
- posizione delle fonti di luce
- controllo delle ombre sul viso
Dopo aver fatto due copie su diversi hard drive delle foto, passo alla selezione dei file, quali tenere, quali riconsiderare e quali eliminare. ADOBE BRIDGE mi consente di farlo in pochissimo tempo. Divido quindi le immagini rimaste in gruppi (interni sposo, interni sposa, ecc ecc). Apro poi i file RAW con ADOBE CAMERA RAW in ADOBE PHOTOSHOP, qui controllo i parametri di:
Comincia poi la parte più importante del lavoro, la post produzione di ogni singolo file. Questa è un'operazione che porta via diversi giorni ed è la parte più dispendiosa, in termini di tempo e fatica fisica, di tutto il lavoro. Ogni foto ha per me una sua particolarità, ecco perché ho necessità di vederle ed elaborarle tutte. Solitamente mi soffermo maggiormente su parametri come:
- bilanciamento del bianco
- luminosità e contrasto
- alte luci e ombre
- compensazione dell'esposizione
- sharpening e noise reduction
Uso il timbro clone solo per eliminare le cose che non riesco a togliere dall'inquadratura in fase di scatto: la gru di un cantiere, la testa di un cameriere che appare all'improvviso dietro il brindisi degli sposi. Per il resto non lo utilizzo praticamente mai. Lavoro molto invece con i parametri di contrasto e saturazione, con la vignettatura, è una cosa che faccio su ogni foto a colori, con gli effetti "anni '70" (l'ingiallimento delle vecchie polaroid ad esempio). Per le immagini in bianco e nero invece lavoro sui parametri di contrasto, simulazione della carta fotografica BN, bianchi e neri, simulazione della grana. Ecco una foto prima e dopo il fotoritocco:
- Taglio dell'inquadratura (se non sono soddisfatto di come è venuta in fase di scatto)
- luminosità (esposizione, alte luci e ombre)
Qual è la tua opinione rispetto alla modifica delle fotografie?
Qui bisogna precisare una cosa. Come già detto la fotografia, lo scatto, deve essere pulita. Oggi molta gente scatta senza criterio, guardano al monitor della loro compattina digitale, non a quello che stanno inquadrando nel monitor. Solo perché la macchinina digitale non ha costi aggiunti allo scatto, si fanno centinaia di fotografie, sperando forse che qualcosa di buono ci sia. Non si studia l'inquadratura, non si ispeziona l'inquadratura alla ricerca di quelle fonti di disturbo che possono essere eliminate prima dello scatto. In questi casi, se la post-produzione servirà ad eliminare gli errori che si potevano evitare prima di scattare, sono profondamente contrario. Se invece la modifica delle fotografie serve a migliorare la resa, allora non ci vedo nulla di male, in fondo questo è quello che si faceva in camera oscura quando si stampava il bianco e nero. Scegliere uno sviluppo piuttosto che un altro, modificare i tempi di sviluppo stesso, o ancora scegliere una carta al posto di un'altra, significa modificare a proprio volere la foto scattata. Il computer, o meglio la persona che lo utilizza, fa la stessa cosa. Usa uno sviluppo piuttosto che un altro, una carta diversa da un'altra. Cancellare un cassonetto dell'immondizia perché non stavo guardando cosa inquadravo è tutt'altra cosa.
Giuliana e Giuseppe
Come gestisci il tuo archivio fotografico?
Con ADOBE BRIDGE faccio il backup su due hard drive, rinomino le foto e aggiungo i tag mentre le scarico dalle CF. Con ADOBE PHOTOSHOP gestisco la parte di fotoritocco.Puoi descrivere in poche parole le seguenti fotografie?
- Sara e Marco sposi: Questa è una foto molto particolare. Per problemi che non sono dipesi da me o dai miei collaboratori, siamo andati a scattare le foto in esterni a sera inoltrata, con il sole già tramontato. Colori e contrasti non esistevano più, stava facendo buio, tanto che per le foto successive a questa ho dovuto usare lo spot. Questa immagine però ho voluto tenerla, è stata ritoccata solamente con ADOBE CAMERA RAW, non è passata in PS. Alla fine ne è venuto fuori un bello scatto.
- Mariapia + Antonio sposi: Ho colto al volo l'occasione di avere, tra gli invitati al matrimonio, una ragazza con una polaroid. Ho chiesto lei di fare un ritratto agli sposi, in modo da avere qualcosa da far tener loro in mano durante un bacio. La tonalità ingiallita è un omaggio alla polaroid stessa.
- Daniela e Valerio: Questa l'ho presa in prestito da un fotografo di Flickr (è tra le mie preferite). E' diventata una delle mie pose preferite (e dei miei clienti).
- Giuliana e Giuseppe: A me piace molto fotografare i simboli del matrimonio, più che gli sposi stessi. Bouquet, fedi nuziali, un bacio. Lavoro con ridotta profondità di campo proprio per far risaltare al massimo questi dettagli.
- La bella lavanderina: Questa foto è nata durante la sessione di scatti in esterno, una cosa tira l'altra e alla fine Rafaela ha deciso di far sventolare il coprispalle mentre era in piedi su una panchina. Pannello schiarente e scattata da appena sotto la panchina.
La bella lavanderina
Hai qualche trucco, un suggerimento od una regola che ami seguire e che vuoi condividere con i lettori di fcontacts?
Studiare e guardare le immagini realizzate dai grandi fotografi. Spesso è meglio acquistare un libro fotografico (online si trovano bellissimi titoli a poco prezzo) dal quale si impara moltissimo, piuttosto che 10 riviste inutili in edicola. Poi scattare sempre, cercare nuovi stimoli, informarsi se esiste un circolo fotografico nella città, conoscere altri appassionati ed uscire insieme. Vivere le fotografia!Puoi indicarci, fra i tuoi contatti Flickr, i tuoi tre preferiti?
Il primo che mi viene in mente è Tommy Oshima. Poi sicuramente *nana e Ryan Brenizer e l'italiano Luca Rubbi.Potete trovare Antonio su Flickr:
giovedì 11 febbraio 2010
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