Intervista a Texasflood_it (parte I)
giovedì 15 ottobre 2009
Con grande piacere fcontacts ospita oggi un fotografo paesaggistico di grande talento: Fabrizio da Milano (Texasflood_it su Flickr).
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Il suo photostream è di primissimo livello e lo si nota dalla cura che mette nella realizzazione di ogni singola fotografia.
Su Flickr ogni sua foto è accompagnata da una esauriente descrizione spesso tanto coinvolgente da far sembrare di aver condiviso con lui il momento dello scatto.
Fabrizio è stato molto esaustivo e dettagliato nelle risposte quindi, per non perdere particolari interessanti, ho deciso di dividere in due parti la sua intervista.
La seconda parte dell'intervista è disponibile a questo indirizzo.
Prima di iniziare con la nuova intervista ricordo il link per l'iscrizione al feed
che permette di essere aggiornati sulle pubblicazioni dei nuovi post del blog.
A Karersee for the eyes ( Carezza - Karersee Lake)
Fabrizio, innanzi tutto un ringraziamento per il tempo che hai deciso di dedicare a questa iniziativa. Cosa ti ha spinto a condividere le tue fotografie su Flickr e come hai scelto il tuo nickname?
Il tuo lavoro è legato alla fotografia?
Sunset on Siena - Tuscany ( HDR )
Come nasce la tua passione per la fotografia?
Qual è la tua attrezzatura?
The last smile of the sun
"Mattina ore 6 circa, altra levataccia per cogliere quello che la luce al tramonto, due giorni prima, non mi ha regalato. Forse il fatto di essere li da solo... In verità ci sono altri due pazzi come me, ma il silenzio e l'atmosfera sono tali che riesco ad isolarmi. A tu per tu con la natura, uno di quei momenti che solo certi posti riescono a trasmettere. Il gruppo del Latemar si specchia nel lago di vetro, una carezza per lo sguardo..."
Sono queste le parole che accompagnano la tua bellissima "A Karersee for the eyes". Puoi raccontarci come l'hai realizzata?
Braies lake - Shining Morning
Fra le fotografie presenti sul tuo photostream quali sono, nell'ordine, le tue preferite?
Potete trovare Texasflood_it su flickr:
La seconda parte dell'intervista è disponibile a questo indirizzo.
Prima di iniziare con la nuova intervista ricordo il link per l'iscrizione al feed
che permette di essere aggiornati sulle pubblicazioni dei nuovi post del blog.
A Karersee for the eyes ( Carezza - Karersee Lake)
Fabrizio, innanzi tutto un ringraziamento per il tempo che hai deciso di dedicare a questa iniziativa. Cosa ti ha spinto a condividere le tue fotografie su Flickr e come hai scelto il tuo nickname?
Il tuo interesse per le mie foto mi fa davvero molto piacere. Sono entrato nella community di Flickr casualmente, avendone sentito parlare in altri siti di fotografia che frequento. Oltre che su Flickr la mia galleria di foto è disponibile anche sul mio sito Photo by 2effe, sebbene non sia molto soddisfatto della qualità del servizio offerto.
Il mio nick nasce dall'associazione fra Texas Flood, che è il nome di un brano musicale di un grande chitarrista del passato, Stevie Ray Vaughan, ed It per la mia nazionalità.
Il tuo lavoro è legato alla fotografia?
Lavoro nel campo dell'informatica, la mia seconda passione, che poi applico alla fotografia con l'utilizzo di programmi dedicati all'elaborazione delle immagini in camera chiara, termine utilizzato in digitale, sostituto della più conosciuta camera oscura per lo sviluppo della fotografia analogica.
Sunset on Siena - Tuscany ( HDR )
Come nasce la tua passione per la fotografia?
Mi sono avvicinato alla fotografia nei primi anni '80 con la prima reflex analogica, scattando in prevalenza diapositive. Poche le foto da pellicola a causa delle stampe da "sviluppo in 30 minuti..." di resa scadente... per non parlare del costo. Ho poi interrotto per diversi anni demotivato. Sono riapprodato nuovamente alla fotografia con il digitale nel 2002, prima con una compatta Nikon per documentare escursioni in mountain bike (altra mia passione), poi dal 2006 con una reflex digitale, una Nikon D80.
Qual è la tua attrezzatura?
Ho una Nikon D300 equipaggiata con
parco ottiche vecchio analogico che posso sfruttare con la D300.
- Sigma 10-20
- Nikkor 16-85
- Nikkor 70-300
- Nikkor macro 60
Come ottiche fisse:Ho poi un cavalletto Manfrotto professionale, 1 set di tre filtri Lee soft GND 03-06-09, un paio di polarizzatori circolari ed altri 4 filtri ND4 e ND8.
- Nikkor 24
- Nikkor 35
- Nikkor 50
- Nikkor 105
The last smile of the sun
"Mattina ore 6 circa, altra levataccia per cogliere quello che la luce al tramonto, due giorni prima, non mi ha regalato. Forse il fatto di essere li da solo... In verità ci sono altri due pazzi come me, ma il silenzio e l'atmosfera sono tali che riesco ad isolarmi. A tu per tu con la natura, uno di quei momenti che solo certi posti riescono a trasmettere. Il gruppo del Latemar si specchia nel lago di vetro, una carezza per lo sguardo..."
Sono queste le parole che accompagnano la tua bellissima "A Karersee for the eyes". Puoi raccontarci come l'hai realizzata?
E' una delle immagini a cui tengo di più, realizzata questa estate (2009) con la Nikon D300. Superfluo dire perché un posto così attiri... Quando ci sono posti coinvolgenti, se posso, cerco di tornarci più volte (qui ci ero stato anche nel pomeriggio precedente), per trovare le condizioni migliori che mi permettano di fare uno scatto che rispecchi, a lavoro ultimato, le stesse condizioni ambientali vissute sul posto prima di fare click.
Ormai è mia abitudine portare con me il cavalletto, pesante sì, ma se si vogliono ottenere dei buoni risultati diventa obbligatorio non tralasciare nulla ed il cavalletto è un accessorio che, in certe situazioni, è indispensabile.
In questo caso è stato utile per via dei tempi impostati, poi per l'uso dei filtri GND e per l'utilizzo della "doppia esposizione". Ho seguito queste due strade per la possibilità di avere al computer un margine di scelta più ampio.
Per cercare di racchiudere in poco spazio il più possibile, ho utilizzato il Sigma 10-20 a f8 (che è tra i valori in cui normalmente la lente lavora al meglio) tenendo conto che, alla focale più aperta, possano verificarsi cadute di linee (qui contenute). Era un'occasione troppo ghiotta per non usarlo sebbene lo spazio non fosse molto ampio: avevo una staccionata che mi intralciava un po' e quindi non potevo abbassarmi per angoli di ripresa diversi. Qui ho usato un filtro GND 0.6 Lee soft, per bilanciare la luminosità di cielo e montagne contrapposte a lago e pineta.
In questo caso la post-produzione è stata ridotta al minimo: ho utilizzato Capture NX 2 per schiarire leggermente le ombre sui pini a sinistra, ed ho aggiunto una leggera mdc (maschera di contrasto). La foschia sulle montagne è rimasta così come l'ho trovata :-)
In altri casi uso Photoshop CS3, abbinato a Capture NX2. Solitamente intervengo su parametri classici: saturazione (senza eccedere), correzioni di dominanti, maschere di contrasto, bilanciamento del colore per riportare in luce zone che possano essere leggermente sottoesposte o per valorizzare dettagli importanti. Se è necessario faccio piccole clonazioni, come ad esempio per eliminare un flare ma appena noto che la modifica fa intravedere dei pixel alterati mi fermo. In Photoshop lavoro con i livelli e le maschere di livello per un lavoro a zone che aiuti ad evidenziare dettagli importanti che fanno la foto.
La mia idea è comunque quella di imparare a fare foto il più possibile precise sul campo, in modo che la post-produzione sia sempre più limitata. Parto dal concetto che se non scatti una buona foto di default, non puoi tirare fuori nulla di buono, dopo, al pc.
La post-produzione, per come la vedo io, è solo uno strumento che aiuta a mettere maggiormente in luce un lavoro già buono in partenza e comunque tutto è finalizzato a mostrare il luogo che hai visto con i tuoi occhi il più possibile simile anche nella fotografia finale.
Allo stesso tempo, uno scatto che esce dalla fotocamera, non sarà mai lo specchio preciso della realtà: la lettura esposimentrica delle fotocamere è limitata rispetto alla lettura dell'occhio umano che ha una latitudine di posa di ben 21 stop.
Una macchina digitale di ultima generazione può arrivare ad un massimo di 7 stop. Da qui ne conviene che l'uscita di una foto dalla fotocamera per avvicinarsi alla realtà, avrà bisogno di strumenti che aiutino a mettere in luce la scena.
Braies lake - Shining Morning
Fra le fotografie presenti sul tuo photostream quali sono, nell'ordine, le tue preferite?
Sunset on Siena: cinque scatti trattati in HDR. Mi piace perché riprende morbidamente la successione dei piani e l'atmosfera che, anche se è carica, riesce ad uscire... Questa è una foto del 2008, per come sto "crescendo" l'HDR è una tecnica che per ora ho abbandonato, perché bene o male, porta a lavoro ultimato a far notare dei dettagli artefatti. Non sono un esperto ma, per come so usare questa tecnica, ora non mi convince del tutto, preferisco tecniche più naturali come la "doppia esposizione".
The last smile of the sun: due scatti che fanno uscire molti dettagli per una foto molto vicina alla realtà. Prima di questa tecnica avevo usato l'HDR, ma ne usciva uno scatto simile ad un dipinto, anche se tirato in maniera più leggera possibile rispetto al classico HDR.
Braies Lake - Shining morning: Doppia esposizione che permette la valorizzazione di uno scatto che se singolo sarebbe stato bello a metà. Quella dominante ambrata sul fotogramma è voluta per scaldare il contesto, la luce a quell'ora era un po' forte nonostante fossero le 7 del mattino.
E per oggi è tutto. Ci vediamo domani!
Potete trovare Texasflood_it su flickr:
1 commenti:
Ragazzi, che spettacolo!!! Questo Texasflood_it è un genio!!! Non vedo l'ora che arrivi domani per leggere il resto dell'intervista.
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